lunedì 20 aprile 2009

In sospensione

Sono riva di un fiume in piena.
Senza fine mi copri e scopri
come fossi un'altalena.
Dondolando sui miei fianchi
bianchi e stanchi, come te - che insegui me.
Scivolando tra i miei passi
sono sassi dentro te – dentro me
se non sei tu a muoverli.
Come fossi niente
Come fossi acqua dentro acqua.
C'è stato un giorno, nelle due ultime settimane, in cui mi si è aperto un mondo. Ascoltando il monologo "disperato" di un mio amico, ho capito che Fiorella Mannoia quando cantava "siamo così, dolcemente complicate...", cercava solo di nascondere la verità o per lo meno di alleviarla. Sì, saremo anche complicate...ma siamo anche tanto imbecilli. Pensiamo che la solidarietà femminile sia tutto, che se hai un problema con il tuo ragazzo, devi assolutamente parlarne con la tua migliore amica perchè lui, naturalmente, non può capirti. E invece ti basta ascoltare per una volta l'altra metà del mondo, l'altro aspetto della stessa storia, per capire quanto siamo noi a non capire mai niente e come si potrebbero risolvere il 90% dei nostri problemi, semplicemente parlandone con loro. Partiamo dal presupposto che quello che accade a noi è unico, che è una cosa solo nostra perchè loro, una storia, la vivono molto più semplicemente. No. Loro soffrono e provano le nostre stesse emozioni, ma il nostro egocentrismo ci fodera gli occhi e ci porta solo più lontano da dove in realtà vorremmo andare. Abbiamo questa innata capacità ad incasinarci la vita, a rendere una scemenza una catastrofe e a lasciare che i pensieri ci sovrastino anche quel minimo di razionalità che ci è rimasto. Prima o poi ci andrà in fumo questo dannato cervello! Basterebbe aprire la bocca e farle fluire fuori queste milioni di parole che ci comprimono la testa. Basterebbe farle fluire e indirizzarle verso la persona giusta e non disperderle con chi non c'entra niente o soffocarle con un "NIENTE" continuo. Se solo per una volta ci sforzassimo di guardare oltre la nostra ottusaggine, ci renderemmo conto che non è vero che non ci capiscono: loro sanno di noi più di quanto osiamo immaginare. Ecco cosa vuol dire averli al nostro fianco.