martedì 30 dicembre 2008

L'ultimo regalino del 2008

Cosa c'è di meglio di svegliarsi la mattina del 29 dicembre e sentire un leggero bruciore/pizzicorio al labbro inferiore???
Niente. Non c'è proprio niente di bello sopratutto quando, ancora mezza intontita, ti trascini verso il bagno e guardandoti allo specchio scopri di avere una bella pizza margherita attaccata alla tua bocca.
Fosse buona da mangiare...e invece è uno schifosissimo herpes posizionato non di lato come capita a tutti i comuni cristiani, ma proprio preciso-preciso al centro della mia bocca.
Impossibili da non vedere!
Ho passato tutta la mattina e parte del pomeriggio con una splendida cremina bianca che non va spalmata ma va tenuta lì, in attesa che il mostro se la ciucci tutta. Naturalmente, ho provveduto a spalmarne un po' su vestiti, copertine ecc. e una parte è finita dritta dritta nel mio pancino.
Alle 16.30 decido che la reclusione era stata lunga abbastanza e mi preparo per uscire.
Trucco e parrucco è durato all'incirca un'ora ma non perchè non sapessi cosa mettermi: semplicemente perchè dovevo agghindare tutto il resto del corpo per deviare l'attenzione dalla colonia di cozze che si stava formando sulla mia bocca.
E allora eccomi pronta tutta bella truccata, gonna e tacchi pronta per uscire.
Da lontano l'effeto era garantito: non si vedeva niente.
Il problema è nato quando sono entrata da intimissimi: un negozio largo più o meno quanto il mio sgabuzzino e che ieri conteneva 3 commesse e circa metà dell'esercito della salvezza, il tutto circondato da mutande e reggiseni che volavano a destra e sinistra.
Il contatto con la gente era inevitabile, come era inevitabile che qualcuno, chiedendomi scusa per avermi pestato i piedi, mi guardasse (non negli occhi ma rigorosamente "in bocca") con aria abbastanza disgustato. Beh? Cos'hai da guardare? Ho un elefante marino aggrappato al labrro, e allora???
La cosa più tragica è stata quando Lorenzo è venuto a casa mia ieri sera:
"Amore ma ti faccio schifo??"
"No piccola, sei bellissima come sempre!" e nel frattempo schivava i miei attacchi frontali.
Quindi, morale della favola sono andata a letto con un bacio sulla fronte e la pizza margherita ancora bella ancorata al suo posto.
Oggi preferisco non pensare nè al colore giallognolo che sta assumendo il mio piccolo amico herpes, nè al mio labbro inferiore che si è gonfiato fino a diventare il doppio di quello che era. Prego tutti i santi del paradiso di potermi svegliare domani mattina (non che 31 dicembre) e scoprire che la mia bocca ha ripreso le sue sembianze naturali.

lunedì 29 dicembre 2008

Festando 2008

Il mio quadro in Pinacoteca

I'm dreaming of a white Christmas...

26 dicembre 2008: Piazza del Comune, Fabriano

Il giorno di Natale: Andrea, Valeria, Ludovica ed io...
27 dicembre: Sala delle Candeline, Grotte di FrasassiFoto di gruppo: Lollo, io, Marzia e Fabio
28 dicembre: Fabriano coperto di neve
La piccola Apple



La mia Murzy









Prime soddisfazioni lavorative

14 dicembre 2008: 85 anni della Bottega del Caffè, Ancona




martedì 9 dicembre 2008

Quando un gesto vale più di mille parole

"Tu mi hai detto che non ti devo fare i regali
per farmi perdonare qualcosa,
ma te li devo fare perchè lo sento...
Questa volta lo sento..."
Lorenzo 09/12/2008

sabato 29 novembre 2008

ICON....life sixe 100x100

Icon realizzata da Tinebrella

Se non sapete dove andare a cercare le vostre ICON, ecco il link ad Icon Ways, un sito specializzato in questo genere di cose: http://icons.forumcommunity.net/


Se poi volete un consiglio spassionato, fatevi un giro in Tinebrella Production http://icons.forumcommunity.net/?t=21962529


Lì sì che troverete cose davvero interessanti!!!

Molto forte, incredibilmente vicina...

Per quanto vuoi che gli anni passino, per quanto cresciamo, cambiamo, ci avviciniamo e allontaniamo, ogni volta mi sembra di tornare bambina e al sicuro.
Ha il potere di calmarmi, di farmi ragionare.
Con lei riesco a vedere cose che la mia mente malsana e momentanemente offuscata mi impedisce di capire.
Mi fa tornare a respirare. Grazie a Dio! Perchè mi capita troppo spesso di andare in apnea, di vivere trattenendo il respiro e di non ossigenare troppo bene il cervello.
Fortuna che c'è lei a far sparire la nebbia e a dimezzare il peso che mi schiaccia i pensieri.
Mi chiedo solo perchè ho aspettato così tanto questa volta...

Stai tranquilla, quando diventerai psicologa avrai una paziente affezionatissima!!!

Grazie little...

Di nuovo...

Le questioni in sospeso ti bruciano l'anima. Ti portano via il tempo. Ti rovinano il sonno.
Sono convinta che quando sarò morta, farò la fine di Patrick Swayze in "Ghost": costretta a gironzolare sulla terra a causa di alcune cose non risolte.
Diciamo a causa di UNA SOLA questione in sospeso che, tra l'altro, abita più o meno a 500 metri da casa mia.
Per quanto la storia, vista da un occhio esterno, possa sembrare bella ed archiviata, nel mio cassetto non ci vuole proprio stare.
Continua a voler uscir fuori, a ricordarmi che non c'è proprio un bel niente di concluso.
"Carissimo il mio rompicapo, RASSEGNATI! Ormai non c'è più niente che possa fare! Devi imparare a vivere nel dimenticatoio!". Glielo (e me lo) ripeto ogni volta, ma niente. Non vuole proprio sentir ragioni.
Ed allora eccomi qui, continuo a farmi domande senza risposte (forse le risposte ci sarebbero anche, ma c'è qualcuno che si ostina a non darmele) e a sognare almeno una volta al mese la giusta conclusione di questa faccenda.
Anzi, i finali sono molteplici: o io le chiedo scusa per aver fatto non so bene cosa, o le riverso contro tutta la cattiveria maturata in questi 5 anni, o lei mi incolpa di cose che non capisco.
Fatto sta che alla fine il sogno si conclude sempre con qualcuno in lacrime.
E la mattina ti svegli con questo magone, con un mattone da 3 tonnellate posizionato proprio sulla bocca dello stomaco.
Lì per lì non capisci: "che ci fa una mattonella sul mio corpo??". Poi fai 2+2, ti ritorna in mente il sogno appena fatto, dai uno sguardo a quel masso che ti schiaccia lo sterno e i pensieri, e noti che in un angoletto c'è scritto il nome di quel macigno. Un nome che inizia per "M" e finisce per "ARTA".
Però tanto alla fine che fai? Una volta che le hai provate tutte, che fai? NIENTE.
Nonna mi direbbe "Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire".
Ti adegui. Impari a vivere con il tuo mattoncino di 300 kg e ti chiedi se anche a lei a volte le capita di andare a dormire serena e svegliarsi con addosso un macigno che porta il mio nome.

venerdì 28 novembre 2008

venerdì 31 ottobre 2008

My flowing life

Arriva un momento, nella vita di ognuno, in cui si comincia a prendere in esame tutta gli anni vissuti fino a quell'istante e ad analizzarli a fondo.
Io lo sto facendo da una settimana a questa parte.
Mi sto rendendo conto dei cambiamenti che ho subito negli ultimi tre anni e di quelli che sto subendo da un mesetto a questa parte.
Sono più critica, vedo le cose in modo diverso e cerco anche di viverle in modo diverso.
IO sto andando avanti. Ho trovato il mio equilibrio e piano piano sto mettendo in un cassetto le concezioni e i punti di vista che mi portavo dietro da anni.
Sto rivalutando ciò che mi circonda. CHI mi circonda.
Persone che camminavano di pari passo con me, ora le vedo lontane, le sento bloccate in un tempo e in uno spazio che non accena a mutare.
Mi dispiace lasciarle indietro, ma il mio mondo sta diventando un continuo fluire e questa staticità mi fa sbadigliare.
Ho aperto le porte del mio essere a persone nuove, che sto imparando a conoscere e di cui ho deciso di fidarmi.
Ho riscoperto, sorprendendomi, persone finite per un motivo o per un altro nella mia lista nera.
Sto riscoprendo persone che avevo conosciuto solo superficialmente, alle quali ora mi sento legata come non mai.
Tengo strette quelle presenze che appaiono e scompaiono dalla mia vita. Le tengo strette proprio per far capire loro che, anche quando mancano, in realtà sono sempre con me.
Mi piace questo mio essere "spugna", questo continuo riempirmi di cose nuove.
Sono una spugna che trattiene e non lascia andare niente.
Sono una spugna che si sta nutrendo di tutto questo.

martedì 21 ottobre 2008

20 ottobre 2008

Quante cose in un unico giorno!
Il primo salto verso il mio futuro, fatto con eleganza e concluso in modo soddisfacente.
Il coronamento di un sogno nel cassetto, fatto di passi che parlano il francese e di piroette in punta di piedi.
E il tutto vicino al mio mondo!
Direi che non posso proprio chiedere di più...

C'è chi fa arte un pò con tutto...











giovedì 25 settembre 2008

Il risveglio più dolce

Me ne stavo ancora calda calda sotto un cumulo di coperte, persa tra i miei pensieri mattutini mescolati ai sogni della notte appena passata.
Semi-cosciente, cercavo di capire che ore fossero, se la casa fosse vuota o se mamma si stesse ancora preparando per uscire.
Da molto lontano, quasi impercettibilmente, mi arriva il suono del campanello. Sento mamma che si affretta ad aprire e che scambia qualche battuta con qualcuno.
Tutto quello che la mia mente assonnata è riuscita a produrre è stato:"Ecco nonno che ci ha portato altre verdure da fare in padella...".
Poi sento qualcuno aprire la porta della mia camera, pensando che fosse mamma, ma sperando che fosse chi stavo inconsciamente aspettando.
Si siede sul mio letto e appoggia delicatamente le labbra sulla mia fronte.
Sì, era proprio chi stavo aspettando...

giovedì 26 giugno 2008

HEINEKEN JAMMIN FESTIVAL Mestre 2008


20 giugno LINKIN PARK live


Il main stage


WE WERE THERE!!!!







13 giugno 2008: si dia ufficialmente inizio alle danze...

Un altro traguardo raggiunto nella mia vita.

Grazie a chi ha creduto in me e mi ha insegnato a perseverare nei miei propositi...

Grazie a chi mi è stato vicino i questo ultimo mese, sia fisicamente che con il pensiero...

Grazie a chi mi ha insegnato a non aver paura nel futuro e a vivere seguendo i miei sogni...

Stadio Olimpico 30 Maggio 2008...Vasco Live




E ho guardato dentro un'emozione
e ci ho visto dentro tanto amore
che ho capito perché non si comanda al cuore.
E va bene così...
senza parole...

giovedì 8 maggio 2008

I'll find my way


"Ci sono milioni di strade.
Un guerriero, di conseguenza, deve sempre tenere presente che una strada è soltanto una strada; se sente di non doverla seguire, per nulla al mondo dovrà indugiavi.
La decisione di proseguire su di essa o di abbandonarla dev'essere presa indipendentemente dalla paura o dall'ambizione.
Un guerriero deve considerare ogni strada con attenzione e determinazione e c'è una domanda che non può fare a meno di porsi: questa strada ha un cuore?"
(Carlos Castaneda)

sabato 26 aprile 2008

Racconti dell'innocenza

Il mondo visto con gli occhi di un bambino
è un grande circo in un giorno pieno si sereno
ed è così che guardo te
con quella stessa intensità
e con il viso acceso di curiosità
Quattro continenti, quattro angoli sperduti del mondo, quattro popoli che si raccontano.
Non attraverso la voce dei saggi, degli anziani, ma attraverso un obbiettivo stretto dalle mani dell'infanzia.
I bambini ci raccontano e si raccontano in questa mostra che occupa quattro stanze cariche di emozioni.
Quattro culture completamente diverse l'una dall'altra, quattro modi di vita legati a tradizioni che esistono dalla notte dei tempi.
Un unico gioco: quello di improvvisarsi fotografi per un giorno e poter parlare di sè.
Così nasce CON GLI OCCHI DI UN BAMBINO, mostra fotografica realizzata da chi non aveva mai scattato una foto in vita sua.
Palazzo della Cancelleria, Roma

martedì 8 aprile 2008

Che fine ha fatto il Principe Ranocchio?


Ma cos'è tutta questa fretta di crescere?!
Non c'è mai nessuno che aspetta il momento giusto.Tutti corrono, si affannano, si sorpassano.
Si superano da soli senza neanche accorgersene.
Tutta questa voglia di essere grandi, di essere mature quando poi in realtà si è solo poco più che bambine.
"Truccata così li dimostro 16 anni?"
NO.
"E se mi mettessi qualcosa di più scollato??"
NO. NO. NO.
Se hai 12 anni ne dimostrerai 12; a 15, 15 e a 16 anni ne dimostrerai 16.
A che serve mascherarsi da qualcosa che non si è se poi manca la sostanza?
Puoi anche vestirti da ventenne, atteggiarti da ventenne, ma poi basta farti un discorso, una semplice domanda e PUFF! cadono gli altarini.
"Ooooh, ma guarda un pò...ha solo 15 anni..."
Sono stanca di bambine travestite da donne.
Sono stanca di adolescenti disincantate su tutto e tutti, perchè hanno già bruciato tutte le tappe.
Ragazzine che ti chiedono di fare passi più grandi di loro, passi che nemmeno loro sanno dove portano.
Non si corre! Si mette un piede davanti all' altro, lentamente.
Ogni movimento ha un suo tempo, un suo ritmo.
Se si accelera troppo in fretta si rischia di stonare, di cadere. Pause, dannazione! Dove sono le pause!
E poi magari le senti dire " Ancora credi nel vero amore??! SVEGLIA! Il principe azzuro non esiste!"
E ti credo...ve lo siete mangiato voi!

giovedì 20 marzo 2008

Piccolo pensiero per un' amica

Hey mister,
leave me be,
I hurt no one
I hardly ever speak.
Hey mister,
don't chase me away
,
I just seek my place
under the same sun as you.

"WHATEVER TOMORROW BRINGS, I' LL BE THERE..."
Una frase che mi insegue più o meno da 7 anni.
Nel bene e nel male, è sempre stata la mia ombra.
Riflesso di momenti neri; ricordo di un sostegno che non è mai mancato.
Le canzoni segnano l'adolescenza.
I testi diventano storie con cui racconti la tua minuscola esistenza.
Quelle che restano, che resistono anche nell' età adulta, non sono solo canzonette: sono le nostre impronte lasciate lungo un cammino che dura una vita.
Mai in solitudine, sempre e comunque insieme.
"...WITH OPEN ARMS AND OPEN EYES..."