giovedì 25 settembre 2008

Il risveglio più dolce

Me ne stavo ancora calda calda sotto un cumulo di coperte, persa tra i miei pensieri mattutini mescolati ai sogni della notte appena passata.
Semi-cosciente, cercavo di capire che ore fossero, se la casa fosse vuota o se mamma si stesse ancora preparando per uscire.
Da molto lontano, quasi impercettibilmente, mi arriva il suono del campanello. Sento mamma che si affretta ad aprire e che scambia qualche battuta con qualcuno.
Tutto quello che la mia mente assonnata è riuscita a produrre è stato:"Ecco nonno che ci ha portato altre verdure da fare in padella...".
Poi sento qualcuno aprire la porta della mia camera, pensando che fosse mamma, ma sperando che fosse chi stavo inconsciamente aspettando.
Si siede sul mio letto e appoggia delicatamente le labbra sulla mia fronte.
Sì, era proprio chi stavo aspettando...