giovedì 17 dicembre 2009

Il mattino ha l'oro in bocca...e la neve sulla testa!


Oggi nevica. E' quasi Natale e meravigliosamente...nevica!! Che spettacolo la natura quando decide di manifestarsi con il fenomeno giusto al momento giusto.
La macchina sonnecchia in garage. Tanto c'è la pandina aziendale di papà che si diverte a fare il gatto delle nevi!

Ieri sera: Pan Brioche!!! Stupenda composizione di tante palline (o panetti, come dir si voglia), soffici e carichi di uvetta. A natale arriverà la versione salata. Sì sì.
Di nuovo sola al lavoro...Uff, mi annoio quando non ci sono cose da fare. Ancor di più quando mancano i disegnatori.
Ho comprato un libro! L'ho trovato tra gli scaffali della coop e mi ha colpito. L'autrice già la conosco, quindi parto prevenuta, so che scrive bene e questo mi tranquillizza. Speriamo che non faccia la fine di "Zia Mame": sul comodino a prender polvere.

mercoledì 16 dicembre 2009

martedì 15 dicembre 2009

io in centomila

Tante persone compongono la mia vita, il mio essere ciò che sono.
Alcune mi hanno dato tanto e tanto continuano a darmi. Altre mi hanno attraversato, lasciandomi i residui del loro passaggio. Belli o brutti che siano fanno comunque parte di me e di loro, del legame che condividiamo e che abbiamo condiviso.
Quelle forti, le presenze davvero presenti, me le tengo sempre intorno. Ridono, piangono, parlano con me. Sanno chi sono, come sono. Altre sono state importanti, ma sono passate. Chi più velocemente, chi meno. Fa ancora male quando ci inciampo per caso nel mio cammino. Alcune sono amicizie a distanza pur essendo vicine. Non ci si giustifica quando ci si ritrova. Non ce n'è bisogno: non serve dire perchè sei stato lontano se poi sei tornato. Passa il tempo, tutto resta uguale. Altre le vorresti più vicine, ma non puoi pretendere niente dalle persone, ognuno è fatto così com'è. Devi accettare i mesi che passano nel silenzio. Devi abbandonare l'orgoglio e fare tu il primo passo quando ne capita l'occasione.
Ci sono poi quegli amici lontani davvero, che per impegni, distanze, è difficile contattare. Ma restano nel cuore. Hanno un posto nella mia anima. Sono parte di me e non c'è giorno in cui un mio pensiero non sia rivolto a loro. Le tengo strette, almeno nella memoria, perchè sono per me importanti. Perchè tutte le manifestazioni della loro essenza mi hanno fatto crescere di una vita in più.

La mia prima gif animata!!!!

giovedì 10 dicembre 2009

Pensieri di una patata con il tutù

L'imprevisto e un colpo al cuore.
Tutto nello stesso istante.

giovedì 26 novembre 2009

M'innoio...

E' tanto che non scrivo. O che non disegno. O che non leggo. Sono in pausa. I pensieri no, quelli corrono. Corrono più della mia voglia di fare, purtoppo. Magari mi viene in mente un'immagine, e allora penso "Potrei dipingerla...". Ma poi mi passa la voglia. Troppa fatica prendere matita, gomma, colori. Stessa cosa per la lettura: ho un libro sul comodino da quasi un mese e l'unica cosa che aumenta, non sono le pagine lette, ma la polvere sulla copertina. E non è nemmeno un brutto libro...Solo non ho la testa per concentrarmi sulla storia. Ho trovato una marea di blog dove si fanno cose con le perline, con il feltro...tutte cose che adorerei saper fare...ma mancano gli attrezzi, e mi costa fatica anche andarli a comprare. Regali di Natale. Ecco il pensiero fisso! Ho un foglio di carta nella borsa con tutti i nomi delle persone a cui vorrei regalare qualcosa! Non siamo ancora a dicembre e io ne ho già fatti 3 di regali! Aaaaahhhh...l'euforia del Natale...
Io pulisco le immagini. Sono momentaneamente diventata una cleaner up (o forse clean upper??), boh, quella che pulisce le immagini. I disegnatori disegnano e io pulisco. Fico. Questo è tutto quello che ho fatto questa settimana. Fico. Magari il problema è che mi annoio. Sì sì, mi sto proprio annoiando. Niente di grafico da fare. Anzi, sono così annoiata che non riesco ad inventarmi nemmeno qualcosa di nuovo. E poi sono tornata a rincorrere il sassolino. Non fisicamente, ma ogni tanto il pensiero mi ci va e mi fa rabbia non sapere dove è, cosa fa, come sta. Perdo i colpi. E io odio perdere i colpi. Odio anche quando tanto e quando niente. Che cavolo! E' brutto da tanto a niente! E poi, vado sul blog di Valentina a curiosare un pò e...è chiuso! Ma come chiuso??!! Valentina, hai chiuso il blog??!!

mercoledì 11 novembre 2009


Dopo un'attenta ricerca ed una scrupolosa combinazione di vari mezzi di trasporto (aereo fino ad Oslo e poi ben 7h di treno fino a Trondheim oppure aereo e bus fino a questa diavolo di città sperduta nella natura norvegese) ho capito che l'unico modo per arrivare a destinazione senza dover cedere un rene per pagare il biglietto aereo è...arrivarci in kayak! Se tralascio il discorso "Freddo Polare" e l'argomento "Distanze Immense", devo dire di aver trovato una bellissima soluzione! Dannata Norvegia...quanto sei lunga e costosa...
Stavo quasi dandomi per vinta finchè domenica non sono andata a vedere l'ultimo capolavoro Pixar: UP. E proprio lì, nella penombra del cinema, tra risatine di bambini e profumo di pop-corn, ho avuto un' illuminazione: legherò una miriade di palloncini colorati pieni d'elio alla mia casetta per poi volare in Norvegia!!! Vuoi mettere la comodità?! Niente biglietto aereo, niente spese per l'alloggio, niente paranoie su come sarà il bagno dell'albergo (tanto ho il mio personale). Giusto un po' di spesa...e il gioco è fatto. Sì, ho deciso: la mia casa sarà volante.

giovedì 1 ottobre 2009

giovedì 24 settembre 2009

So I look in your direction,
But you pay me no attention, do you?
I know you don't listen to me,
'Cause you say you see straight through me, don't you?

So I look in your direction,
But you pay me no attention,
And you know how much I need you
But you never even see me

lunedì 14 settembre 2009

Pensiero del giorno

Stufa di rincorrere quel sassolino che continua a scappare e nascondersi.

martedì 1 settembre 2009

Scorcio di una vita

C’è stato un giorno, durante questa estate, in cui ho assaporato uno scorcio della mia vita futura. Per quanto possa sembrare strano, è stato come se quell’istante fosse davvero la mia realtà. Mi sono sentita a mio agio in quel piccolo pezzo di vita insieme, come se lo stessimo già vivendo da anni. Era come se i nostri gesti, i nostri sguardi, facessero già parte di quel mondo che per ora aleggia solo nei nostri sogni. Ho sentito i profumi di una vita insieme, ne ho visto i colori…Da quel momento in poi non sono più riuscita a smettere di pensarci e di sperare con tutta me stessa che questo semplice e dolce pensiero diventi la mia vita tra qualche anno.

martedì 21 luglio 2009

Mostra a Cacciano, Luglio 2009

"L'amore pensato", acrilico 50x70


"Attesa", acrilico 30x50

mercoledì 15 luglio 2009

Per Andrea

C'è un'immagine che mi perseguita da quando mi è giunta la notizia: una giornata di febbraio (sicuramente sarà gelida), io e Lorenzo che entriamo in ospedale e troviamo te, lungo la corsia con in braccio un batuffolo di coperte. Ti veniamo vicino e tu, con occchi lucidi, ci presenti tuo figlio. E' il pensiero fisso degli ultimi tre giorni, perchè è stato un colpo per me che non c'entro niente, figuriamoci per te! Non riesco a fare altro che ripetermi "Andrea sarà papà". Ti immagini quando ti incontrerò per strada e tu, tutto felice mi dirai "E' maschio!!"?! Magari sarà femmina...ma non so per quale assurdo motivo, la mia mente è convinta che avrai un bambino. Non vedrò l'ora di venirti a trovare a casa e portarti il primo regalino. Sembrano tutte cose irrilevanti in confronto a ciò che realmente rappresenta questa situazione...ma da amica, mi sono promessa che cercherò di farti vivere questa nuova vita nel miglior modo possibile. Cercherò di non farti sentire ulteriormente in colpa, cercherò di non guardarti come se fossi un perfetto imbecille perchè già so che lo pensi ogni volta che ti guardi allo speccchio. Sabato avrei voluti dirti di stare tranquillo, che sarebbe andato tutto bene. Non per circostanza, ma perchè ci credo. Perchè non siete i primi. Perchè so che sarai il miglior padre che un bambino possa avere. Perchè non sarai mai solo. Perchè noi, in un modo o nell'altro saremo lì con te ad infonderti coraggio.

domenica 5 luglio 2009

Riflessioni prima di andare a letto

Ci sono alcune situazioni che in un modo o nell'altro, è come se mi viziassero. Mi sono abituata a fiumi di parole e quando capita che non si riempono, sento pesantemente la loro assenza. Mi sono affezionata a gesti, atteggiamenti ed espressioni e mi scoccia terribilmente saperli a due passi e non poterne godere come vorrei. Mi lascia l'amaro in bocca. E' strano da spiegare, ma è come se questo piccolissimo microcosmo sia diventato per me quasi indispensabile per ristabilire l'equilibrio nella mia attuale esistenza. Se passa troppo tempo, comincio a sentirne l'esigenza e l'urgenza.
Il
profumo di un abbraccio: ecco cosa resta dell'ultimo incontro.

giovedì 18 giugno 2009

L'amore pensato

"Le poche parole lanciate nel mucchio,
sassate su specchio che crepan silenzi
o timidi assensi col cenno del capo
e un bacio non dato,
l'amore pensato.
L'uomo che ama si dibatte in un lago salato asciugato dal sole
e non prega ma danza, silenziosa presenza agitata, che
nessuna musica nota ci spiega perchè un suono è speranza
ma quest' uomo la nega e appigliandosi invano a un amore pensato,
annega."


venerdì 12 giugno 2009

Non il solito ritratto

Il particolare dell' occhio...
e del naso.
Questo è il ritratto di Cathy Freeman realizzato dal fotografo Andreas Smetana.
Ebbene sì, sono tutti corpi umani.
Geniale.

Saimir Strati, Il Chitarrista e i tappi di sughero

27 giorni, 300 mila tappi, 96 metri quadrati.
Sono queste le cifre del mosaico, fatto interamente con tappi di sughero, che l' artista albanese Saimir Strati ha realizzato nell' agosto 2008 allo Sheraton Hotel di Tirana.
Un uso intelliggente e alternativo di ciò che di solito finisce nella spazzatura.

lunedì 25 maggio 2009

Poiesis 2009, Fabriano 22-23-24 Maggio

Venerdì 22
Giochi di luce in Piazza del ComuneChe cosa mi impedisce di sognare, proiezioni di Paolo Buroni
Casi Ciclici, Max Gazzè in concerto

Sabato 23
Il bacio, A. RodinParole di strada, Ivan in "Il verso più lungo del mondo"

Il miglior fabbro, interpretazione di Michele Placido

Domenica 24

Ti bagnerò la fronte come un cane, ti asciugerò la fonte con un bacio, F. Bosso e A. Salis live
La notte che il mare svanisce, acqua e fuoco per le fontane danzanti

lunedì 20 aprile 2009

In sospensione

Sono riva di un fiume in piena.
Senza fine mi copri e scopri
come fossi un'altalena.
Dondolando sui miei fianchi
bianchi e stanchi, come te - che insegui me.
Scivolando tra i miei passi
sono sassi dentro te – dentro me
se non sei tu a muoverli.
Come fossi niente
Come fossi acqua dentro acqua.
C'è stato un giorno, nelle due ultime settimane, in cui mi si è aperto un mondo. Ascoltando il monologo "disperato" di un mio amico, ho capito che Fiorella Mannoia quando cantava "siamo così, dolcemente complicate...", cercava solo di nascondere la verità o per lo meno di alleviarla. Sì, saremo anche complicate...ma siamo anche tanto imbecilli. Pensiamo che la solidarietà femminile sia tutto, che se hai un problema con il tuo ragazzo, devi assolutamente parlarne con la tua migliore amica perchè lui, naturalmente, non può capirti. E invece ti basta ascoltare per una volta l'altra metà del mondo, l'altro aspetto della stessa storia, per capire quanto siamo noi a non capire mai niente e come si potrebbero risolvere il 90% dei nostri problemi, semplicemente parlandone con loro. Partiamo dal presupposto che quello che accade a noi è unico, che è una cosa solo nostra perchè loro, una storia, la vivono molto più semplicemente. No. Loro soffrono e provano le nostre stesse emozioni, ma il nostro egocentrismo ci fodera gli occhi e ci porta solo più lontano da dove in realtà vorremmo andare. Abbiamo questa innata capacità ad incasinarci la vita, a rendere una scemenza una catastrofe e a lasciare che i pensieri ci sovrastino anche quel minimo di razionalità che ci è rimasto. Prima o poi ci andrà in fumo questo dannato cervello! Basterebbe aprire la bocca e farle fluire fuori queste milioni di parole che ci comprimono la testa. Basterebbe farle fluire e indirizzarle verso la persona giusta e non disperderle con chi non c'entra niente o soffocarle con un "NIENTE" continuo. Se solo per una volta ci sforzassimo di guardare oltre la nostra ottusaggine, ci renderemmo conto che non è vero che non ci capiscono: loro sanno di noi più di quanto osiamo immaginare. Ecco cosa vuol dire averli al nostro fianco.

giovedì 26 marzo 2009

Briciole di un libro...

"A me, per esempio, piace conoscere una persona a memoria, come una poesia.
Sai come si dice in inglese studiare a memoria? By heart, col cuore.
Ecco, in questo senso intendo. Conoscere una persona by heart, a memoria, significa, come quando ripeti una poesia, prendere anche un po' di quel ritmo che le appartiene. Una poesia, come una persona, ha dei tempi suoi. Per cui conoscere una persona a memoria significa sincronozzare i battiti del proprio cuore con i suoi, farsi penetrare dal suo ritmo. Ecco, questo mi piace. Mi piace stare con una persona intimamente perchè vuol dire correre il rischio di diventare leggermente diversi da se stessi. Alternarsi un po'. Perchè non è essere se stessi che mi affascina in un rapporto a due, ma avere il coraggio di essere altro da sè. A me piace amare una persona e conoscerla a memoria come una poesia, perchè come una poesia non la si può comprendere mai fino in fondo. Per questo entrare intimamente in relazione con una persona è importante, perchè diventa un viaggio conoscitivo esistenziale."

"Giovedì. Oggi faccio finta di non accorgermi di te e non ti guarderò finchè non scenderò dal tram. Mi piace farti attendere. Chissà come mi immagini. Chissà da vicino, nei tuoi occhi, come mi vedrei. Vorrei evaporare in mille bollicine e ricompormi sul vetro dietro di te, dove l'altro giorno ho visto la tua immagine e la mia riflesse. Vorrei essere la stessa immagine di me che l'altro giorno non ho riconosciuto. Tu l'abisso tra ciò che mi sento e ciò che stavo diventando. Prima di come sono adesso non ti avrei mai visto. Tu sei l'incontro fra me e noi. Forse in qualche modo ti aspetto. In qualche mondo ti ho aspettato. Ti aspetterò."

Il giorno in più, Fabio Volo

mercoledì 4 marzo 2009

Quando anche la natura sorride

Signori e signore,
ecco a voi il Panda Rosso!
E a pensare che c'è ancora chi non si stupisce per le meraviglie che la natura ci regala...

venerdì 27 febbraio 2009

Di novità, di poesie e di tante altre cose...

Era proprio di questo che avevo bisogno: un pomeriggio di sole, una lunghissima chiacchierata e una panchina del giardino come scenografia.
Sentivo proprio la necessita di raccontarmi con chi non vedevo da un po'. Avevo bisogno di ascoltare, apprendere, interagire. Mi mancava tutto questo. Le espressioni, le battute...la semplicità e l'affetto di questo rapporto nato per caso.
Stufa di messanger, delle mail e del telefono, oggi mi sono finalmente sfogata nel modo che preferisco: guardando l'altro negli occhi. E' più bello quando non ci sono limiti alle parole.
Ho apprezzato la sua voglia di rendermi partecipe di un mondo che nemmeno immaginavo.
Ho apprezzato le confessioni e la ricerca di consigli o pareri da parte di una persona che oggi ho visto più da vicino, volendo diversa...ma mai negativa. Umana. Ecco, ho visto una minuscola debolezza e sono felice se in qualche modo posso essere stata d'aiuto.
Mi ha fatto piacere rivederti.
A presto.

giovedì 26 febbraio 2009

Il funambolo


Son maestro di follia,
vivo la mia vita sulla fune
che separa la prigione della mente
dalla fantasia.
Il mio futuro è nel presente
ed ogni giorno allegramente
io cammino sul confine immaginario dell’orizzonte
mentre voi, signori spettatori,
mi guardate dalla strada,
cuori appesi ad un sospiro
per paura che io cada
ma il mio equilibrio è in cielo
come i sogni dei poeti,
mai potrei viver come voi
che avete sempre la certezza della terra sotto i piedi.
Son maestro di pazzia
e vola sulla corda la mia mente
a rincorrere i pensieri
ad inseguire l’utopia
di catturare almeno un “oggi”
prima che diventi “ieri”
e provare a far danzare il tempo.
-Ratti della Sabina-

sabato 31 gennaio 2009

Magari passa...

Ci stiamo rincorrendo a vicenda.
C'è sempre chi cammina due passi più avanti o tre più indietro.
O forse sono io che giro come una trottola. Una volta troppo velocemente: mi giro, ti cerco e non ti trovo. Una volta troppo piano: mi passi davanti, mi sorpassi...e io resto indietro, incapace di reagire, di continuare a vorticare.
Mi manchi quando non ci sei, quando ti vedo talmente lontano da non riuscire nemmeno a parlarti. Mi manchi quando sono io che corro troppo, quando cerco cose che non ci sono, quando non mi accontento.
E' come se avessimo sbagliato strada, come se tutto ad un tratto non viaggiassimo più alla stessa lunghezza d'onda. Tu non mi capisci, non ti sforzi e ti accontenti.
Io che mi affano a cercare cose nuove perchè mi sento statica, perchè mi manca l'aria.
Non ti trovo. Io ti cerco ma non ti trovo più, ti trovo a tratti e ti rivorrei per intero.
Rivorrei anche tutta la semplicità che c'era prima e che adesso invece mi scivola via, non riesco a farla restare attaccata al mio corpo, alla mia mente
Magari ci stiamo conoscendo davvero solo ora. Magari è un momento. Magari passa.

domenica 25 gennaio 2009

venerdì 23 gennaio 2009

Potrebbe essere la soluzione...

"La vita dovrebbe essere vissuta al contrario.
Tanto per cominciare si dovrebbe iniziare morendo, e così tricchete
tracchete il trauma è bello che superato.
Quindi ti svegli in un letto di ospedale e apprezzi il fatto che vai
migliorando giorno dopo giorno.
Poi ti dimettono perché stai bene e la prima cosa che fai è andare
in posta a ritirare la tua pensione e te la godi al meglio. Col passare
del tempo le tue forze aumentano, il tuo fisico migliora, le rughe
scompaiono.
Poi inizi a lavorare e il primo giorno ti regalano un orologio d’oro.
Lavori quarant’anni finchè non sei così giovane da sfruttare
adeguatamente il ritiro dalla vita lavorativa.
Quindi vai di festino in festino, bevi, giochi, fai sesso e ti prepari
per iniziare a studiare. Poi inizi la scuola, giochi con gli amici,
senza alcun tipo di obblighi e responsabilità, finchè non sei bebè.
Quando sei sufficientemente piccolo, ti infili in un posto che
ormai dovresti conoscere molto bene. Gli ultimi nove mesi te li
passi flottando tranquillo e sereno, in un posto riscaldato con
room service e tanto affetto, senza che nessuno ti rompa i
coglioni.
E alla fine abbandoni questo mondo in un orgasmo."
Woody Allen

venerdì 16 gennaio 2009

Riflessioni dopo una chiacchierata

Mi stupisce la capacità delle persone di guardare le cose solo in superficie e la facilità con cui le giudicano. E’ vero, sto zitta e per i fatti miei. Ma ascolto. Vedo le cose molto più in profondità di chi parla giusto per riempire il silenzio.
Nel mio silenzio io accolgo tutte le informazioni che circolano nella stanza. Ne faccio tesoro per poi poterle riutilizzare nel modo giusto.
Quando parlo, è perché ho qualcosa da dire, qualcosa che c’entra con il discorso, qualcosa che ho soppesato bene e che so non sarà fuori luogo.
Nel mio silenzio io capisco le persone, il loro umore, il loro carattere. Capisco chi fa il cantastorie per natura e chi invece vuole farlo solo per rendersi interessante.
Io scelgo con chi parlare e a chi aprire il mio mondo. Io parlo con chi mi risponde, con chi è interessanto a ciò che sto dicendo.
Non sono così complicata da capire: basta uno sguardo poco più attento per rendersi conto che, il mio, non è isolamento ma un modo diverso di conoscere il mondo.